Prossimi Eventi

Febbraio

  • Venerdì 13, ore 19, v. Madonna delle Salette 12/a: festa di carnevale alle SaletteEvento Facebook
  • Venerdì 20, ore 11: incontro con gli studenti del liceo Umberto I: In occasione dell’autogestione del liceo, gli studenti incontrano i rifugiati di ExMoi e Salette e il comitato di solidarietà. Discussione, proiezione video e musica.
  • Venerdì 20, ore 23, Csoa Askatasuna (c.so Regina 47): REGGAE 4 EX MOI BENEFIT NIGHT – SOUNDSYSTEM CONFERENCE: United Roots SoundSystem e Comitato Ex Moi in collaborazione con il Csoa Askatasuna presentano una serata all’insegna della Reggae Music e della SoundSystem Culture per supportare l’occupazione dell’Ex Moi. – Evento Facebook

Marzo

  • Domenica 15, ore 20, Csoa Gabrio (v. F.Millio 42): Cena benefit cucinata da occupanti e comitato
  • Venerdì 20, ore 21, Casa del quartiere S.Salvario (v.Morgari 18): Presentazione del Rapporto Amnesty International 2014 assieme a Amnesty International, Mosaico e Casa del quartiere. Info sul sito di amnesty.
  • Venerdì 20, ore 19, Cavallerizza Occupata (v.Verdi 9): 2° compleanno dell’exMOI parte prima.
    • ore 19-21: Incontro con rifugiati e comitato – video e testimonianze
    • ore 21-23: da definire
    • ore 23: Musica raggae con artisti da definire
  • Data da definireexMOI (v.Giordano Bruno 201): 2° Compleanno exMOI parte seconda – programma da definirsi

Aprile

  • Mercoledì 01, ore 17.30, Campus Einaudi Aula B2: “Diritti e questione abitativa a Torino. Esperienze di rifugiati da exMOI e Salette”. Dibattito a cura del comitato con Prof. Marco Buttino, Avv. Gianluca Vitale, Rifugiati e Comitato

Iniziamo gli incontri con le scuole: Liceo Cattaneo

Il giorno 16 Gennaio ci siamo recati presso il Liceo Scientifico Cattaneo,in Piazza Massaua,dando inizio ai vari incontri nelle scuole.Ad aspettarci abbiamo trovato una ventina di ragazzi.Il nostro scopo era quello di divulgare la voce riguardo al Moi, come e quando è nato, da chi è occupato e come vivono all’interno di esso.Con noi sono venuti rifugiati sia dell’Ex Moi che delle Salette,i quali, con i loro interventi hanno dato luogo ad un dibattito intenso e interessante.Terminate le presentazioni iniziali,abbiamo fatto una breve cronistoria dell’Ex Moi accompagnata dalle dichiarazioni e testimonianze dei rifugiati stessi, che hanno indubbiamente colpito i ragazzi.Interessati e coinvolti hanno posto diverse domande, chiedendo come poter aiutare e interagire con noi be o rifugiati. Infine abbiamo terminato il nostro incontro, nel migliore dei modi,a ritmo di musica,grazie ai nostri ottimi musicisti. A breve terremo altri incontri in altre scuole e li affronteremo con lo stesso ottimismo e positività di sempre.incontro liceo cattaneo
incontro cattaneo2

Prossimi appuntamenti

  • Venerdì 16 Gennaio – h.8-14 – Liceo Cattaneo: Laboratorio e discussione sull’immigrazione e i rifugiati.
    In occasione dell’autogestione del liceo, gli studenti incontrano i rifugiati di ExMoi e Salette e il comitato di solidarietà. Discussione, proiezione video e musica.
  • Sabato 17 Gennaio – h.19 – Salette Occupata (via delle salette 12/a): Festa di compleanno delle Salette.
    Un anno fà nasceva l’occupazione di rifugiati di via della Salette. Prima che parta il progetto che vedrà la legalizzazione dell’edificio e l’autogestione degli abitanti, creiamo un ultimo momento di socialità, per ricordare la natura degli spazi liberati.
    Evento FB
  • Giovedì 29 Gennaio (da confermare) – h.8-14 – Liceo Regina Margherita: Laboratorio e discussione sull’immigrazione e i rifugiati.
    In occasione dell’autogestione del liceo, gli studenti incontrano i rifugiati di ExMoi e Salette e il comitato di solidarietà. Discussione, proiezione video e musica.

Precisazioni sul progetto alle Salette occupata

In questi giorni abbiamo divulgato la notizia del progetto per l’occupazione della Salette. Consigliamo la lettura dell’articolo di redattore sociale, al momento uno dei più accurati per inquadrare la faccenda. Lo trovate QUI.

Ricordiamo che l’occupazione di via madonna delle salette 12/a è stata promossa dal nostro comitato e dai centri sociali Askatasuna e Gabrio nell’ambito della settimana di mobilitazione per il diritto alla casa a gennaio 2014. All’epoca avevamo scritto un volantino, un passaggio dice:

Abbiamo deciso, assieme a famiglie italiane e immigrate colpite dalla crisi, di costruire una settimana di mobilitazione per ridare dignità e casa a tutti e tutte, riappropriandoci di edifici abbandonati come quello in via Delle Salette. Un edificio vuoto appartenente ai missionari Salettiani, che da oggi riprende vita.

I nuovi occupanti erano per la maggior parte abitanti dell’exMOI, molti di loro vivevano nelle cantine o in stanze troppo affollate. In pochi mesi abbiamo migliorato l’impianto elettrico e riattivato quello idraulico, creato un orto in giardino, aperto una ciclofficina e uno sportello settimanale per aiutare altri migranti. Gli occupanti si sono autoregolati e hanno come organo un’assemblea settimanale. Ogni decisione è stata presa consultandola.

Nel frattempo il dialogo con la proprietà è andato avanti. Innanzi tutto per la necessità pratica di avere la luce: 10kw sono pochi per 70 persone e l’elettricità salta spesso. Essere in buoni rapporti è importante. Poi perché, dopo un primo momento di scontro, la stessa proprietà ci è venuta incontro proponendoci di fare un progetto insieme. Lo stupore di avere un interlocutore così disponibile e la possibilità di creare qualcosa di più strutturale ha fatto si che il dialogo andasse avanti. Da subito abbiamo posto delle condizioni al progetto, che sono state ripetute all’incontro ma ignorate dalla stampa. Il progetto:

  1. Non deve avere finalità di lucro. Nessuno deve guadagnarci.
  2. Deve includere tutti gli occupanti. Nessuno viene sbattuto fuori.
  3. I lavori di ristrutturazione devono mirare a rendere il costi di gestione minori possibile. Si paga il meno possibile.
  4. I lavori di ristrutturazione vanno effettuati senza che nessuno debba dormire fuori. Nessuno esce.
  5. I lavori di ristrutturazione devono essere effettuati in modo di includere il più possibile la manodopera degli abitanti secondo principi di autorecupero. Chi ci vive ci lavora.
  6. I tempi di permanenza devono essere secondo i livello di lingua e il livello di reddito, non secondo tempistiche prestabilite. Nessuna accoglienza a tempo determinato.
  7. Deve prevedere attività di inserimento lavorativo e/o un’attività che generi reddito per coprire il più possibile i costi di gestione. Nessuno esce perché non ha i soldi per restare.
  8. La gestione deve essere condivisa con gli abitanti, rispettando le decisioni prese dall’assemblea. Questo deve rispecchiarsi nella costituzione formale e nella permanenza di spazi comuni dedicati. L’assemblea va rispettata.
  9. Tutti i precedenti punti e le decisioni che porteranno ad attuarli sono da porre al vaglio dell’assemblea degli occupanti che sono liberi di modificarli a piacimento. Decidono gli abitanti.

Il progetto è quindi non precostituito ma in fieri, viene scritto da chi ci vive tenendo conto delle precedenti esperienze. Le maggiori paure non sono quelle di avere un interlocutore disonesto, ma che nessun progetto possa mai essere tanto ben fatto da risolvere i problemi strutturali della realtà dei migranti in italia. Primo ostacolo tra tutti è la solvibilità economica: come chiedere soldi a un soggetto che viene derubato ogni giorno. Conosciamo bene le realtà di precarietà lavorativa (Saluzzo, Foggia, Rosarno…) e il costo del rinnovo del permesso di soggiorno (tranquillamente oltre i 100 euro). Sappiamo bene inoltre che l’apertura delle frontiere e la chiusura dei CIE sono la reale soluzione per chi è prigioniero nel nostro paese.

Detto ciò queste condizioni sono, secondo noi l’occasione per mostrare la buona via ai progetti per rifugiati. Inoltre sono un rimedio al lato meramente “assistenziale” del nostro lavoro politico, poichè se realmente esiste una possibilità di autogestione da parte dei migranti questa non ha ancora una forma istituzionale. Da 2 anni ormai il nostro comitato rincorre le emergenze e supporta centinaia di rifugiati. Le occupazioni sono da sempre una delle migliori soluzioni per i rifugiati, ma quando manca un soggetto che li supporti queste cadono nel dimenticatoio. Se in futuro mancherà qualcosa di simile al nostro comitato potrebbero venire a mancare questi percorsi di autogestione.

Dato che chi ci ha incontrato ha mostrato rispetto per le nostre proposte, per la nostra attività e le nostre decisioni, abbiamo deciso di provare questa strada. Ciò non comporta assolutamente l’abbandono del percorso politico con i rifugiati che si rende ancora più vitale, data la nostra presenza all’exMOI.

Infine, alcune precisazioni rispetto a ciò che potete aver letto su articoli di vari giornali.
Nessuno di noi ha mai dato un nome al progetto, sicuramente non “Trasformare l’inopportuno in opportunità”.
Caritas è il finanziatore, ma né il comitato né gli occupanti hanno mai incontrato un suo rappresentante. L’unico rappresentate della proprietà che abbiamo incontrato è il prete, padre stanislao. L’interlocutore principale è sempre stata l’Unione Pastorale Migranti con cui non sono mai state prese decisioni senza informare l’assemblea degli abitanti.

La situazione a Saluzzo

Come comitato facciamo parte del coordinamento bracciantile saluzzese dalla sua nascita. Supportiamo e solidarizziamo con tutte le iniziative promosse. Vi invitiamo a leggere il loro blog, seguirli corteosu Facebook e soprattutto partecipare attivamente alle loro iniziative, come la prossima rassegna stampa. Un forte abbraccio ai compagni che stanno subento una pesante persecuzione da parte della polizia, per il solo motivo di solidarizzare con migranti.

Un piccolo report di quello che abbiamo visto.

A Saluzzo quest’anno è stato messo a disposizione un campo gestito dalla Caritas. All’interno ci sono tende, una cucina all’aperto e un container con docce e bagni (condizioni migliori rispetto all’anno precente); non esiste uno spazio comune al chiuso, anche per pregare i ragazzi hanno procurato dei tappeti e li hanno sistemati in uno spazio all’aperto tra le cucine e i bagni. Bisogna sottolineare che il campo è stato adibito per ospitare 200 persone ma quest’estate sono passati da Saluzzo circa 400/500 rifugiati e/o migranti. Molti non avendo il posto in tenda dormivano fuori, cosa presente ancora tutt’oggi.

Tutti i viventi nel campo si svegliano prima dell’alba e muniti di biciclettecasa percorrono dai 20 ai 50 km per raggiungere i campi di lavoro e per cercare nuovo lavoro; alcuni lo trovano, altri lavorano a chiamata (pochi giorni o poche settimane) e poi fermi anche per un mese, ovviamente tutti continuano a girare i campi in bici ma, molto spesso senza ritrovare altro lavoro. La paga, che per legge dovrebbe essere tra i 6 e i 9 euro l’ora, è di circa 5 euro. Alcuni lavoratori chiedono ancora meno, per rendersi più appetibili agli occhi dei datori di lavoro.

Dentro il campo c’è una grande unione e solidarietà tra i ragazzi, chi lavora compra il cibo e tutti mangiano, ci sono momenti in cui si guarda la televisione, altri in cui si svolgono giochi da tavola, si prega e ci si riunisce per confrontarsi sulle condizioni di vita e di lavoro. Ultimamente a Saluzzo il freddo gelido ha raggiunto le tende del campo così sono iniziati i problemi di salute e di invivibilità. Molti ragazzi si lamentano delle condizioni estremamente dure e indegne a cui sono costretti: dal freddo all’ umidità, dagli spazi ristretti alle poche cure mediche (ci è giunta voce che ai medici locali sia stato proibito di dare loro cure, poichè se ne dovrebbe occupare la Caritas). Così la maggior parte di loro sono affetti da sindromi influenzali, tonsilliti, bronchiti spesso recidivanti. Se poi tutto ciò viene unito al lavoro pesante che dura circa 10 ore al giorno ecco che non si contano più dolori articolari, lombalgie, tendiniti.

Considerata questa situazione circa una settimana fa, i ragazzi insieme al Coordinamento bracciantile, hanno iniziato a parlare di un tema molto importante: la casa. Un luogo chiuso e caldo dove poter vivere per continuare a lavorare, dato che le tende della Caritas sgombereranno il campo a fine ottobre non considerando che il lavoro nei campi continuerà fino a dicembre. In risposta a questa situazione, domenica 12 ottobre, i ragazzi si sono riuniti e dopo aver scritto due striscioni, uno in italiano e uno in francese: “noi vogliamo una casa per tutti”, hanno dato inizio ad un corteo spontaneo richiedendo la presenza del Sindaco. Dopo aver bloccato la viabilità per alcune ore, il Sindaco ha dato un appuntamento ai ragazzi per lunedì 13 in comune. Una delegazione di ragazzi accompagnati da una mediatrice, sono andati a presentare il problema, richiedendo al sindaco una soluzione. La risposta di quest’ultimo è stata: “non ho una soluzione, pagatevi un affitto”. Nessuna risposta politica all’orizzonte. L’atteggiamento fortemente negativo ha incontrato la piena e disgustosa simpatia dei leghisti saluzzesi.

Prossimi Eventi

  • Venerdì 6 Giugno- Salette Occupata (v. salette 12/a) – Inaugurazione Ciclofficina popolare. – Evento Facebook
    • Ore 16.00 ritrovo in pzza Castello Biciclettata verso Piazza Massaua.
    • Ore 19.00, APERITIVO sul TERRAZZO
    • Ore 20.30 PROIEZIONE di documentario sulla storia Massa Critica e corti
  • Sabato 7 Giugno – ore 9.00 – Pzza Santa Rita – Corteo Antifascista in solidarietà ad andrea
  • Sabato 7 Giugno – ore 17.00 – ExMoi (v. Giordano Bruno 191)- Festa dei vicini

Presidio e Corteo Antifascista

Sabato notte, nella metropolitana di Torino, Andrea è stato accoltellato al petto da un gruppo di giovanissimi neofascisti, mentre si recava al Mezcal Squat di Collegno. Andrea non era una faccia nota in quartiere o in città, agli aggressori è bastata una maglietta, un tatuaggio per decidere di aggredirlo e accoltellarlo.

L’aggressione è avvenuta in piazza Massaua a pochi metri dall’occupazione di via delle Salette 12/a, dove hanno trovato casa alcuni rifugiati. Quello che è successo ad Andrea sarebbe potuto succedere a uno qualunque degli occupanti o di noi solidali.

Il senso della nostra presenza in quartiere è anche quello di diffondere antirazzismo attivo e una cultura di solidarietà che ripudia ogni manifestazione di fascismo. Per questo parteciperemo e invitiamo tutt* a partecipare alle prossime iniziative.

MERCOLEDÌ 4 GIUGNO – ORE 17 PRESIDIO – PIAZZA CASTELLO a seguire assemblea in preparazione del corteo

SABATO 7 GIUGNO – ORE 9 CORTEO ANTIFASCISTA – da PIAZZA S.RITA

Ulteriori info: ANTIFA fly

Radio Blackout,

CSOA Gabrio,

Infoaut,

Nuova Società.

Inaugurazione Salette Occupata

Il locandina inauguraz salette17 gennaio nasceva una nuova occupazione di rifugiati in uno stabile abbandonato. Nasceva dell’emergenza di tirare fuori delle persone da situazioni di rischio. I primi tempi sono stati faticosi, ma dopo quattro mesi siamo orgogliosi  di dire che ci siamo emancipati dall’emergenza che abbiamo ereditato, dall’eterna emergenza che caratterizza il sistema di accoglienza e che usa questa come scusa per monopolizzare le risorse e per lasciare in uno stato di totale passività chi è accolto.
Siamo contenti di aprirci alla cittadinanza presentando un orto autogestito, una ciclofficina e uno sportello rivolto ai migranti e fatto da migranti.
Proprio nel progetto di uno sportello si concretizza l’esigenza sia di mostrare un modello di autogestione di rifugiati che funziona in maniera positiva, sia la volontà di chi è riuscito a emanciparsi dall’emergenza di aiutare i nuovi arrivati, i meno esperti e altri rifugiati che non conoscono i loro diritti o se li sono visti negare.

Dalle ore 17 chiaccherata informale sullo sportello migranti, a seguire grigliata e musica.