Prossimi appuntamenti

Prossimi appuntamenti

  • Venerdì 28 Nov. – Liceo Passoni – h.15.30 – Discussione con gli studenti
    Dopo le manovre del governo iniziano le prime proteste delle scuole medie superiori e le occupazioni. Tempo di discussioni e riflessioni. Migranti, razzismo, integrazione, accoglienza. Le verità, le bugie, le storie. L’accordo di Dublino. L’occupazione dell’ex villaggio olimpico, le lotte per la residenza. Il Comitato Rifugiati e Migranti Exmoi e Salette occupate ne parlaranno con voi.
  • Martedì 2 Dic. – Hiroshima (v.Bossoli 83) – h.21 – Incontro con il Quartiere. – Evento FB
    Alla fine dell’emergenza Nord Africa, centinaia di rifugiati vengono buttati per strada e dimenticati dalle istituzioni. Alcuni di questi occupano le palazzine dell’ex Moi, vuote dalla fine delle Olimpiadi e ferita aperta nel quartiere.
    A un anno e mezzo di distanza i rifugiati sono ancora qui, con le lorodifficoltà, ma anche con la loro voglia di normalità e di integrazione.
    Il quartiere che li ha accolti con generosità e con tolleranza, ora ha bisogno di un legame più stretto con gli abitanti, per confrontarsi su timori, problemi e proposte che riguardano l’ex Moi.
    I rifugiati dell’Ex Moi e il Comitato di Solidarietà invitano tutte le cittadine, i cittadini e le associazioni del Quartiere a una serata per conoscersi e confrontarsi.
  • Venerdì 5 Dic. – Ultima tappa di Carovane Migranti
    Un breve intervento sulla situazione dei rifugiati nelle case occupate torinesi

Appuntamenti Fissi

  • Ogni Lunedì dalle 16 all’exMOI – v. Giordano Bruno 201 – Sportello per migranti e abitanti del quartiere
  • Ogni Mercoledì dalle 18 – Assemblea di Comitato

Soluzioni reali

Chiariamo i fatti. La scorsa settimana la destra cercava un precedente per creare la Tor Sapienza torinese.
La commissione di gestione, incaricata di controllare lo stato delle proprietà pubbliche, voleva effettuare un sopralluogo all’exMOI. Il moi è proprietà pubblica al 36%. Ciò che si contestava era il mancato preavviso del sopralluogo e soprattutto la vicinanza coi fatti di Roma. Impensabile che siano ignorate la presenza e le condizioni di vita degli abitanti per quasi due anni, per presentarsi solo ora.
Non siamo contrari a un confronto con le istituzioni, anzi; tant’è che l’abbiamo costantemente richiesto per quasi due anni. Ciò che contestiamo è la modalità di agire di alcuni rappresentanti delle istituzioni, che trasformano questa disponibilità in provocazioni contro i rifugiati.
Ora si manifesta chiaramente il vero intento di Lega e Fratelli d’Italia, usare qualunque pretesto per ricacciare i rifugiati in strada, anche filmandosi mentre propongono di comprare marijuana. Invece di capire come vivono queste persone e cosa può aiutarli a vivere meglio, preferiscono subdolamente incitarli all’illegalità.

Nell’era dove la marijuana è legale nella maggior parte degli stati americani, in buona parte dei paesi sud americani e in alcuni paesi dell’europa, ci fà molto sorridere lo scoop del consigliere Ricca della Lega Nord. Nell’era della povertà, dove in italia contribuisce anche il suo partito, forse dovremmo adeguarci ad altri paesi del mondo, che chiedono e ottengono l’uso della marijuana ad uso terapeutico e ad uso personale, così da combattere il narcotraffico e lo spaccio.
Vorremmo solo ricordare che la banca padana qualche hanno fece perdere 13 milioni di euro ai correntisti padani. Che la stesso partito della Lega Nord è stata affondato dagli scandali finanziari. Se i rifugiati o gli italiani sono costretti a vendere sostenze stupefacenti per poter vivere la colpa la cerchiamo nelle istituzioni, incapace di prendersi delle responsabilità sociali. La stessa lega che ha sempre finanziato, nell’era berlusconi, le guerre in africa e in medio oriente e poi chiede di respingere i rifugiati che cercano di scappare.

Gli abitanti da due anni, oltre ad aiutarsi reciprocamente ed autogestirsi, si sono organizzati per controllare che le regole comuni fossero rispettate. Infatti hanno individuato chi vendeva droga nelle palazzine, provvedendo ad allontanarli. Il comitato e gli abitanti contrastano quotidianamente queste attività. Chi spaccia non è il benvenuto, pur facendolo per assenza di reddito. Ma il vero problema è un altro.

Il vero problema è ignorare le motivazioni per cui una persona, italiana o straniera, è costretta ad atti illegali per vivere. Il vero problema è fomentare la guerra tra poveri, ignorando i problemi reali della società. Offrire un lavoro onesto o lasciare le persone libere di cercare lavoro altrove, queste sono reali risposte a ciò che la destra chiama degrado.

Il comitato è sempre presente, aiuta a migliorare concretamente le condizioni di vita fornendo supporto medico, legale e linguistico. Ogni lunedì insieme agli occupanti è presente per dialogare con gli abitanti del quartiere. Presto sarà montato un gazebo per avere un presidio permanente. Queste sono le nostre soluzioni.

Lettera sulla visita di Marrone e soci

Poco dopo la contestazione a Marrone e soci uno degli occupanti si è avvicinato dicendo che sarebbe andato a scrivere. Mezz’ora dopo è tornato con questa lettera che ci ha chiesto di pubblicare.

Che bella giornata oggi. Una giornata per esprimersi, per dimostrare a quella gente che pensa che gli immigrati sono la causa della loro crisi, della loro povertà, della loro sofferenza, anzi pensano che gli immigrati gli fregano tutti i beni, lavoro, soldi…
Ditemi, sono 4 anni che siamo qui da voi, che cosa abbiamo cambiato?
Andate a vedere da noi, si certo che siamo più poveri, ma siamo solidali con la gente, con tutti senza distinguere il colore o la provenienza. Voi ci chiamate gente di colore, ci chiamate zingari e ci chiamate marocchini. Questo sono parole razziste.
Voi che mangiate da soli, voi che lavorate e vi divertite fra di voi, senza pensare ai poveri che vi stanno intorno, che passano notti senza mangiare. Oggi è così.
Volete toglierci il tetto, sappiamo perché, perché piove e fa freddo. Non vedete di essere egoisti?
E’ una vergogna, una vergogna per un popolo come gli italiani, per un governo che è all’altezza dell’Europa.
Siamo poveri e siamo neri e siamo africani e siamo italiani, perché fra gli italiani c’è gente che ha sentimenti, che conosce la realtà che viviamo e che sono giorno e notte con noi per abbassarci il dolore, per incoraggiarci ad andare avanti lottando con noi per i nostri diritti fregati da voi, i capitalisti, da voi imperialisti, da voi fascisti e razzisti.
Anche se accettano tutto ciò che avete raccontato su di noi, queste cose sono false. Abbiamo aspettato troppo, qui come vedete siamo tutti giovani, abbiamo un futuro davanti a noi e siamo utili, abbiamo dei talenti, siamo pronti a imparare a integrarci. Quattro anni non sono pochi. E accusate noi, perché non vi vergognate?
In carcere quando un prigioniero resta calmo e tranquillo per ricompensarlo gli danno un lavoro e quello che fa problemi si mette in isolamento. Vuol dire che l’uomo ha bisogno di un lavoro per vivere e soprattutto ha bisogno delle altre persone, perché è naturale. Neanche questo abbiamo avuto.

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Solidarietà digitale

Ieri in serata @OperationItaly (anonymous italia) ha annunciato su Twitter anon.antifa di aver buttato giù fratelli-italia.it. L’operazione è stata fatta in solidarietà con i migranti e i rifugiati dell’ex Moi che nella giornata di martedì, a Torino, hanno cacciato dalle palazzine occupate il consigliere Maurizio Marrone (appunto di Fdi), accompagnato da alcuni colleghi della Lega Nord.

http://www.fratelli-italia.it DOWN! #Anonymous abbraccia gli immigrati dell’ex #Moi #Torino che hanno scacciato i deputati #fascisti “in visita”

Porte chiuse

Da marzo 2013 si sono presentati all’exMOI giornalisti Casa: occupazioni a Torino, momenti di tensioneper raccontare, il vescovo Nosiglia ha portato la sua solidarietà e comprensione, politici hanno visitato l’occupazione per premurarsi della situazione. Infine varie associazioni frequentano il luogo o portano il loro supporto. Tutti coloro disponibili al dialogo e all’aiuto hanno sempre trovato le porte aperte.
Il 18 novembre era previsto un sopralluogo della commissione di gestione e dei capigruppo comunali all’exMOI. Di questa visita nessuno è stato avvisato. Ne il nostro comitato, ne gli abitanti delle palazzine. Nemmeno il presidente di circoscrizione Rizzuto, in contatto diretto con alcuni dei rifugiati, che avrebbe potuto avvertirli. A nessuno è stata chiesta opinione sullo stato delle palazzine o dei suoi abitanti.
Più grave ancora non vi era un motivo chiaro. Perché proprio senza preavviso? Perché proprio ora, dopo 6 anni di abbandono e 2 di occupazione?
Tutti abbiamo pensato ai fatti di Tor Sapienza. Una provocazione. Il comune se ne è reso conto e ha per questo annullato la visita istituzionale, decidendo di condividere con abitanti e comitato date e modalità.
Il centro destra ha invece voluto portare avanti questa provocazione. Presenti Marrone e Ambrogio (FdI), Ricca e Carbonero (LegaNord), Tronzano (FI), Berthier (Torino Libera, voti di Forza Nuova).
La visita era a puro titolo personale, nonostante continuassero a ripetere di essere li per conto del Comune. La loro richiesta era di entrare a visitare le palazzine, prontamente negata da una folla di 200 rifugiati, dal comitato, dai centri sociali cittadini e da altri numerosi solidali. Negata perché l’unica cosa chiara era l’intento provocatorio, sicuramente non costruttivo, della destra torinese. Chiarito dall’affermazione di Marrone, che in uno scambio di battute sul perché solo ora si interessi di rifugiati ha risposto di occuparsi da tempo della cosa “infatti io ho votato contro la residenza”, dichiarazione che ha scatenato l’ira degli interlocutori.
Nonostante ciò non vi è mai stato contatto fisico, solo una lunga discussione e numerosi cori.
La visita era probabilmente correlata al presidio indetto dai giovani di Forza Italia nella vicina piazza Galimberti. Presidio andato praticamente deserto, costretto a spostarsi e ad andarsene dalla continua presenza dei rifugiati.
Siamo ben contenti di aver respinto un pericoloso precedente per un accanimento politico e mediatico verso gli abitanti dell’exMOI. Contenti che una minima resistenza abbia fatto capire alle istituzioni quali sono i problemi reali di cittadini e migranti, che ci sono altre modalità per risolverli. Contenti perchè questa visita ha riacceso la voglia di ribellarsi e di stare uniti.

Ricordiamo che i rifugiati che vivono in queste palazzine non vivono nel caos, il Comitato di Solidarietà Rifugiati e Migranti li supporta quotidianamente e con uno sportello settimanale, gli abitanti hanno un responsabile ogni appartamento, infine numerose associazioni frequentano il luogo o si interessano della situazione. Tra queste Pastorale Migranti, Frantz Fanon, Mamre, ANPI sez. Lingotto, il Gruppo Abele ed il Sermig. L’associazione del politecnico Ingegneri Senza Frontiere sta stilando un rapporto sulla situazione strutturale delle palazzine dell’exMOI. Si è avviato un proficuo dialogo con tutti i partecipanti del GRIS, gruppo che si occupa della salute di migranti e rifugiati, per definire i miglioramenti possibili del sistema sanitario rispetto alla situazione dei migranti. Un protocollo è stato stilato con i Centri Territoriali Permanenti Castello di Mirafiori e Braccini affinché i rifugiati ancora analfabeti abbiano una corretta formazione. Tutto ciò nella quasi totale assenza delle istituzioni.
Ricordiamo inoltre che queste persone, al contrario di quanto spesso si dice, non ricevono soldi dallo stato, hanno ricevuto solo i due euro giornalieri che gli spettavano durante i loro progetti, ora più niente. Chiedono solo integrazione e lavoro dignitoso oltre alla libertà di potersi muovere sul territorio europeo.

Rassegna Stampa:

Istituzioni a passeggio

Oggi, martedì 18 novembre, alle ore 12 la commissione gestione e i capigruppo del comune di torino verranno in visita all’exMOI. La presenza di Marrone (FDI) e Carbonero (Lega Nord) è confermata.

Questa visita arriva senza preavviso al comitato o agli abitanti, senza neanche informare circoscrizione o regione, attori istituzionali con cui dialoghiamo. Nonostante non sia difficile contattarci, nulla ci è stato detto.

Il comune, assente da sempre nel ricercare dialogo, sembra che più che cercare una soluzione cerchi un capro espiatorio, una facile via da indicare ai suoi cittadini arrabbiati. Perchè ignorarci anni per poi chiedere una visita a sorpresa in questi giorni?

Invitiamo tutti i solidali a venire in via giordano bruno 201 fin dalla mattina. Il comitato sarà li dalle ore 10.30.