Chiariamo i fatti. La scorsa settimana la destra cercava un precedente per creare la Tor Sapienza torinese.
La commissione di gestione, incaricata di controllare lo stato delle proprietà pubbliche, voleva effettuare un sopralluogo all’exMOI. Il moi è proprietà pubblica al 36%. Ciò che si contestava era il mancato preavviso del sopralluogo e soprattutto la vicinanza coi fatti di Roma. Impensabile che siano ignorate la presenza e le condizioni di vita degli abitanti per quasi due anni, per presentarsi solo ora.
Non siamo contrari a un confronto con le istituzioni, anzi; tant’è che l’abbiamo costantemente richiesto per quasi due anni. Ciò che contestiamo è la modalità di agire di alcuni rappresentanti delle istituzioni, che trasformano questa disponibilità in provocazioni contro i rifugiati.
Ora si manifesta chiaramente il vero intento di Lega e Fratelli d’Italia, usare qualunque pretesto per ricacciare i rifugiati in strada, anche filmandosi mentre propongono di comprare marijuana. Invece di capire come vivono queste persone e cosa può aiutarli a vivere meglio, preferiscono subdolamente incitarli all’illegalità.
Nell’era dove la marijuana è legale nella maggior parte degli stati americani, in buona parte dei paesi sud americani e in alcuni paesi dell’europa, ci fà molto sorridere lo scoop del consigliere Ricca della Lega Nord. Nell’era della povertà, dove in italia contribuisce anche il suo partito, forse dovremmo adeguarci ad altri paesi del mondo, che chiedono e ottengono l’uso della marijuana ad uso terapeutico e ad uso personale, così da combattere il narcotraffico e lo spaccio.
Vorremmo solo ricordare che la banca padana qualche hanno fece perdere 13 milioni di euro ai correntisti padani. Che la stesso partito della Lega Nord è stata affondato dagli scandali finanziari. Se i rifugiati o gli italiani sono costretti a vendere sostenze stupefacenti per poter vivere la colpa la cerchiamo nelle istituzioni, incapace di prendersi delle responsabilità sociali. La stessa lega che ha sempre finanziato, nell’era berlusconi, le guerre in africa e in medio oriente e poi chiede di respingere i rifugiati che cercano di scappare.
Gli abitanti da due anni, oltre ad aiutarsi reciprocamente ed autogestirsi, si sono organizzati per controllare che le regole comuni fossero rispettate. Infatti hanno individuato chi vendeva droga nelle palazzine, provvedendo ad allontanarli. Il comitato e gli abitanti contrastano quotidianamente queste attività. Chi spaccia non è il benvenuto, pur facendolo per assenza di reddito. Ma il vero problema è un altro.
Il vero problema è ignorare le motivazioni per cui una persona, italiana o straniera, è costretta ad atti illegali per vivere. Il vero problema è fomentare la guerra tra poveri, ignorando i problemi reali della società. Offrire un lavoro onesto o lasciare le persone libere di cercare lavoro altrove, queste sono reali risposte a ciò che la destra chiama degrado.
Il comitato è sempre presente, aiuta a migliorare concretamente le condizioni di vita fornendo supporto medico, legale e linguistico. Ogni lunedì insieme agli occupanti è presente per dialogare con gli abitanti del quartiere. Presto sarà montato un gazebo per avere un presidio permanente. Queste sono le nostre soluzioni.